Chiffon Cake: una ciambella alle ghiande come antidoto al pensiero breve termine

Corso Chiffon Cake: l'antidoto al pensiero breve termine

il Futuro è una ciambella ben fatta e la sensazione di aver fatto bene una ciambella permette anche di gustarla a pieno, condividendola con gioia

E se la ricetta della ciambella, in tutti i suoi dettagli quantitativi e qualitativi, con le informazioni di processo, possiamo trovarle scritte, il tutto parte dal desiderio di fare e , possibilmente, assaggiare una buona ciambella.

Prima di Tutto si parte dall’immaginAzione!

Qui intanto la ricetta della Chiffon Cake ad opera di Miria Onesta che mi é servita per introdurre la Future Literacy, o “alfabetizzazione ai futuri”.

L'economia e la Futures Literacy

Queste tematiche sono essenziali e l’Unesco, come ente di salvaguardia dell’essere umano, denominata Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), negli ultimi decenni  ha spinto e sostenuto fortemente iniziative di Futures Literacy.

L’Unesco ha definito la Futures Literacy come l’abilità che permette alle persone di capire meglio il ruolo che il futuro gioca in ciò che vedono e fanno.

Le persone possono diventare più esperte ad “usare-il-futuro” per i seguenti motivi: il futuro non esiste ancora, si può solo immaginare e gli esseri umani hanno innata proprio questa capacità.

La popolazione scolastica come riferimento per avere futuro, possibilmente senza lasciare nessuno indietro.

 

Senza sostenibilità non ci sono futuri, e senza futuri non possiamo realizzare la sostenibilità. Cosa ne pensi?

La sostenibilità sappiamo essere di tre ambiti: Ambientale, Economica e…Sociale. QUI QUALCHE SPECIFICA

Il contesto della scuola è quello nel quale possiamo seminare e/o riattivare il senso del futuro in modo che tutte e tre le sostenibilità possano ricevere input adeguati.

Uno degli appuntamenti che UNESCO ha generato in Italia un evento,  L’High-Level Futures Literacy Summit  nel dicembre 2020 e che ha coinvolto almeno 8000 persone, QUI la traduzione specifica dell’intervista a Riel Miller, evidenzia proprio come le direttive educative vogliano sollecitare sempre più un “apprendimento” di Future Literacy nelle scuole.

Uso le virgolette nello specifico in quanto la popolazione giovanile è ricchissima di competenze anticipatorie che la portano a sperimentare e creare scenari e visioni. NON limitare questa qualità, indirizzarla in modo efficace, diviene quindi uno degli intenti della Future Literacy.

Farlo con metodo sarà potenziante.

Realizzare la Futures Literacy nella scuola

Non vorrei indicare nella Futures Literacy quell’innovazione educativa che tutti noi stiamo aspettando affinché le istituzioni scolastiche, quanto gli insegnanti, si risveglino ad una “nuova Scuola”.

Vorrei piuttosto immaginare la Future Literacy come una opportunità per ricordare sempre che nell’essere umano ci sono tutte le potenzialità per sviluppare al meglio i futuri possibili se, e questa è la chiave per aprire il portone, accompagniamo sperimentazioni invece che castrarle, se affianchiamo visioni, e i ragazzi le hanno, se accogliamo osservazioni invece di giudicare.

In questa ottica si apre una promettente area, di pensiero e di azione,  di Futures Literacy e anticipazione illustrano come si possa creare un buon connubio tra riflessione ragionata e pratica consapevole, da sempre alla base dell’azione educativa, può rivelarsi solida base per contribuire a ripensare la formazione delle giovani generazioni. 

Ivano Dionigi, latinista, ci condivide che “il presente non basta’, il futuro non è una mera categoria retorica o un nirvana in cui rifugiarsi, ma la sfida più rilevante per le nostre società per affrontare la quale le alchimie previsionali di ieri sono crollate o si sono rivelate deboli.

La Future Literacy, i laboratori di Futuro, è una strada concreta per aprire scenari inaspettati e immaginare di essere autori di cambiamenti funzionali alla sostenibilità del genere umano facendosi artefici e promotori di nuovi mind set.

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